DOMENICA DI PASQUA - Incontro tra Maria e Gesù ("La Giunta")

Il giorno di Pasqua, intorno a mezzogiorno, avviene il tradizionale Incontro tra Maria e Gesù Risorto, popolarmente detto "La Giunta" . La tradizione popolare vuole che la Madonna inviti gli apostoli alla ricerca del figlio; conseguentemente S. Pietro si muove correndo e S. Tommaso con passo strascicato, tutti gli altri portano la buona notizia a Maria che si spoglia del manto nero.
Gli Apostoli, detti "Santuna" , sono undici giganteschi pupazzi in cartapesta, rivestiti con abiti di stoffa, all' interno di ognuno dei quali vi è una persona, come nel caso del S. Giovanni che due giorni prima accompagnava l' Addolorata in processione
La loro identità di evince dal volto e da ciò che portano in mano; sono alti tre metri e vestiti a vesta con tuniche e ornati di fasce, "scocche" con ornamenti luccicanti e fiori, soprattutto violacciocche ("balacu").
Una anomalia rispetto ai testi evangelici è la presenza di S. Paolo, mentre mancano S. Filippo e S. Giacomo.
Il Cristo Risorto, con alcuni apostoli, esce di mattina dalla Chiesa di S. Maria la Stella e gira per le vie della città.
Dopo la S. Messa di mezzogiorno, sempre dalla Chiesa di S. Maria la Stella, esce la Madre con i rimanenti apostoli.
I due gruppi di simulacri si ritrovano presso la piazza Fratelli Messina dove ha luogo la sacra rappresentazione del Sepolcro vuoto e dell' Incontro.
I simulacri si portano in due parti opposte della piazza: da un lato Cristo Risorto e dall' altro Maria e gli apostoli.
Al rullo dei tamburi Maria invia Pietro a cercare il Cristo, il quale correndo per tre volte tra la folla, lo cerca in direzioni diverse e non lo trova se non alla fine, quindi corre a dare l' annunzio a Maria che però lo rimanda altre due volte per accertarsi ulteriormente.
Lo stesso si ripete per S. Giovanni che corre con passo svelto, secondo i riferimenti evangelici; poi è la volta di S. Tommaso che, al contrario, è lentissimo per via della sua incredulità. Quindi seguono tutti gli altri apostoli che fanno i tre viaggi rituali.
Alla fine la Madre e il Figlio Risorto corrono l' una verso l' altro, per ben tre volte, fino ad incontrarsi; Maria a questo punto perde il manto nero in segno di gioia.
La sera poi, in un clima di festa gioiosa, si svolge la processione per le vie del centro abitato con tutti i simulacri.
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- Testo a cura del dott. Francesco Stanzione, tratto da "La Settimana Santa in Sicilia" di Angelo Plumari, Oasi Editrice - Città Aperta Edizioni, Troina (EN), marzo 2003.
- Foto a cura di Calogero La Mattina.

"U Trunu" - Reportage fotografico a cura di Walter Lo Cascio - Caltanissetta

"U Trunu" - Reportage fotografico a cura di Walter Lo Cascio - Caltanissetta
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"U Trunu" (Il Trionfo) è una processione molto sentita dai barresi che ogni anno, nel giorno del Venerdì Santo, viene portato a spalla dai fedeli attraverso le strade del centro storico.
"U Trunu" è ricoperto da bianchi veli e da coloratissimi fiocchi. Nel corso della processione innumerevoli persone si accalcano per essere portatore de "U Trunu".
Singolare caratteristica rispetto alle altre manifestazioni presenti nell' Isola è che a tale manifestazione tutti possono partecipare liberamente, contribuendo a rendere la processione aggregante e coinvolgente per l' intera cittadinanza.
Senza regole la folla dei fedeli si amalgama per il viaggio insieme a quella dei portatori sino a diventare un tutt' uno con essa.

IL REI (Registro Eredità Immateriali) nell'ambito del programma "Identità e Futuro" ha inserito nel "Libro delle celebrazioni" della Regione Siciliana, l' antica manifestazione Folkloristico - Religiosa "Giunta Pasquale" e "U Trunu del Venerdì Santo di Barrafranca".
"U Trunu" viene preceduto dall' urna del Cristo Deposto, dall' Addolorata e da San Giovanni.